La freccia e il cerchio
anno 6, numero 6, 2015
pp. 301-303

Juan Carlos Marset
Sul destino, sui giorni che saranno

1. MOTTI

Metamorfosi

Il ceppo ancorato
nella pianura
agita la corteccia
e in curve la screpola.

Il corvo che la osserva
affonda le sue ali
sconfortato
nella terra bagnata

come seminandosi.
Per un istante
ceppo e corvo si trovano
in un viavai di scambi

di corpi, nel frangente
di una trasformazione
che il suono di un motore
e una mitraglia

di ghiaino strappato
alla cunetta ha fatto:
il ceppo prese il volo
del corvo già inceppato.

Ritardo

Solo infine comincia
tardi la vita,
aggrovigliata presto
nella matassa
che non apre né chiude
il suo vigore. Ultima
nel suo inizio

in tempo a averla persa,
in ritardo risveglia
ciò che attendi
e a posto ancora
sembrerebbe. La vita
arriva tardi
la vita intera,

quando si allontana
e tutto è già passato
e niente ancora è stato.
La vita ricomincia
quando meno te l’aspetti,
quando ormai è tardi,
quando ti lascia.
[…]